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È difficile per una casa distinguersi tra i paesaggi selvaggi della Norvegia, ma uno studio di architettura con sede a Oslo ha trovato successo dove molti altri hanno fallito. Il Mountaintop Cottage di Arkitektvaerelset è una cabina stimolante costruita all'interno dei vincoli delle rigide linee guida abitative del paese - e in mezzo a un avversario così impegnativo, l'abitazione è emersa più bella che mai.

Il casolare si trova a circa 1.125 metri sul livello del mare, adornando una montagna isolata che deve affrontare condizioni meteorologiche rigide e venti violenti, facendo confinare design e materiali all'interno di una serie di regole inesorabili. Mentre Arkitektvaerelset aveva davanti a sé un progetto scoraggiante, i talentuosi architetti crearono la struttura serena con una bella facciata in legno, ornata da un tetto inclinato di 22-27 gradi in pino minerale. Una collezione affascinante di linee angolari e pannelli proporzionati segnano l'esterno dell'area del portico della casa, mentre le finestre divisorie panoramiche vestono lo spazio con una luce calda e naturale. L'abitazione può ospitare fino a 12 persone, con un'ulteriore area “attico” che può ospitare fino a otto in più, il tutto grazie a una camera da letto principale, un bagno e una sauna che passano senza soluzione di continuità tra uno spazio per il riposo e una zona notte per gli ospiti.

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Artist Christian Rex van Minnen reflects on the introspective and cyclical nature of his creative process.

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La campagna olandese ospita un magnanimo panorama che consente alle imprese di architettura di ottimizzare e costruire la dimora perfetta e funzionale per i loro clienti. Nonostante ciò, le rigide normative in materia di zonizzazione spesso inibiscono i costruttori ambiziosi. Mentre la fondazione per l'ultima casa di Powerhouse Company avrebbe potuto rivelarsi problematica, la società ha riscontrato un successo significativo grazie alla sua eccezione mirata alla regola, Villa 1.

Villa 1 è stata costruita interamente sul paradosso - una casa che si trova a cavallo della linea tra uno spazio abitativo modernizzato e un principio rustico, pur mantenendo tutte le qualità tipiche di una vecchia tenuta agricola. Per creare l'abitazione immacolata, Powerhouse è stato relegato in un modo arcaico di pensare. Sono state trovate rigide linee guida per la zonazione che descrivono un'altezza di costruzione di tre metri per inibire il progetto originale, quindi, invece di tornare al tavolo da disegno, l'azienda ha deciso di invertire la villa, costruendone la metà in sotterraneo. In cima a stanze scolpite da terra e terra, la facciata in vetro della casa e le caratteristiche angolari a forma di Y lasciano il posto a una zona living centrale, utilizzando tre ali diverse che sono al servizio di scopi diversi. La cucina e la sala da pranzo, lo studio e la musica, e le aree di vita e di pittura sono isolate all'interno della propria area della casa, dando a Villa 1 un layout davvero unico, indipendentemente da dove risiedono i residenti.

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The lighthouse is a micro-building named aptly to reflect its lightweight prefabricated panels that are assembled with attention to minimize environmental impact. Additionally, the asymmetric windows and entryway of the small office space provide ample natural light in the daytime while projecting a warm and inviting glow after sundown. The unique structure rests on industrial casters made to support roll-off dumpsters, allowing for ample flexibility in the space this structure occupies. The designers of the Lighthouse ignored traditional building techniques and philosophies to create something totally new from the ground up — clearly seen from a door with no right angles to a skylight that marries age-old boatbuilding with details they borrowed from a car’s sunroof.

Los Angeles-based designers Kagan Taylor and Justin Rice hope to inspire similar structures into becoming “beacons for those searching for smaller sustainable buildings that embrace contemporary architectural design.”

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Sometimes we just need to be alone, clear our minds from all the static of the everyday grind and escape the world. What better place is there to experience that tranquility than your home? The yearning for that feeling of harmony is what led Vladislav Doronin, CEO of the OKO Group, an international real estate development firm, to work with the late Zaha Hadid to design his private residence.

The Capital Hill Residence, located in the Barvihka Forest near Moscow, looks like a peaceful escape for the likes of James Bond. Towering the trees surrounding it, this extraordinary home features Zaha’s signature organic intricacy, as well as a complexity of spatial arrangement that feels serene. The residence is divided into two sections: one merging with the hillside and the other rising above the treetops for spectacular views. Inside, there are entertainment spaces, as well as an indoor swimming pool, fitness center, sauna and hammam. This beautiful brainchild of Dame Zaha Hadid is the only private residence she designed that was actually completed.

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